“Tra le comunicazioni più belle che Manuele ci invia, ci sono senz’altro le sue poesie. Sono di una bellezza luminosa.
Con esse esprime gli stessi sentimenti e le stesse emozioni che prova nel nuovo mondo in cui è entrato, come fa con gli altri messaggi.
Manuele è anche un poeta, le sue parole, i suoi versi, svelano la sua anima lirica.
Tutto questo doveva esserci anche prima, sulla terra, non può averlo acquistato così d’un tratto, semplicemente andando di là.
Questo aspetto in lui era senz’altro già presente, ma si evidenziava negli ultimi tempi, quando certi nuovi pensieri e certe nuove domande cominciavano a sorgergli in testa, quando aveva sollevato lo sguardo al firmamento e vedendo tutte quelle stelle che brillavano si era chiesto quale “Ingegno” ci potesse essere dietro.
Il Manuele che poi canterà “E lì quando la stella danzava la vidi e rimasi colpito dalla sua luce; allora sono salito sulla luna per vedere dall’alto e immortalare per sempre quella danza per la quale un giorno rimasi incantato e mi portò in alto”.
Basterà leggerne una qualunque e si sentirà subito la leggerezza, l’ariosità, il senso d’infinito che hanno e che danno e svelano l’essere innamorato al cospetto di tanta grandiosità dell’Universo e della vera realtà come ora la vede e la comprende, adesso, di fronte all’amore di Dio che tutto riempie.”

Felice Masi

E’ già emozionante poter comunicare con l’aldilà attraverso la scrittura, vedere la penna muoversi e sentire che il movimento non dipende da te, è una sensazione indescrivibile, ancora di più quando da queste righe affiorano versi che parlano tra loro la stessa lingua: l’amore.
E il modo poetico di esprimere questo sentimento da cui tutto nasce e dove tutto deve far ritorno, è senz’altro la sinfonia del creato che prende possesso dello spirito e gli fa esternare le innumerevoli vibrazioni che esso coglie dalle note infinite che provengono dalla musica di Dio.

Brigitte Fernandez

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